Ciao e bentornati su Visual Odyssey!
Dopo due settimane di pausa, sono felice di tornare a scrivervi e di riprendere insieme questo viaggio fatto di immagini, ricordi e luoghi che lasciano un segno. Ogni newsletter è per me un’occasione per condividere non solo fotografie, ma anche emozioni legate ai posti che ho attraversato con la macchina fotografica al collo. E questa volta il viaggio ci porta a Torino, una città che ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore.
Torino è una città che ho vissuto in due momenti molto diversi della mia vita, e forse proprio per questo è entrata così profondamente nel mio immaginario. Il primo incontro risale al 2012: ero con amici, in un viaggio spensierato fatto di chiacchiere, camminate senza meta e soste nei caffè del centro. In quei giorni ho cominciato a esplorare la città con lo sguardo curioso e istintivo di chi fotografa per il puro piacere di osservare. La street photography è stata la mia bussola: ho seguito le geometrie dei portici, la luce che taglia le piazze, il lento scorrere del Po che attraversa Torino come un filo costante.






Dodici anni dopo, nel 2024, ci sono tornato con la mia famiglia. Stesse strade, stesse architetture, ma occhi diversi. Più attenti, forse più consapevoli. Questo secondo viaggio è stato un ritorno e una riscoperta. Ho rivisto la città con una lente più intima, cercando non solo la bellezza dei suoi spazi, ma anche il modo in cui quegli spazi dialogano con le persone. Una tappa importante è stata la Venaria Reale, che aggiunge al racconto una dimensione di maestosità e quiete, quasi fuori dal tempo, che completa perfettamente il ritratto urbano.
Torino è, senza dubbio, una delle mie città preferite. Ogni volta che ci torno rimango colpito dalla sua maestosità discreta: i viali larghi che sembrano invitarti a camminare senza fretta, l’eleganza severa ma accogliente delle sue architetture, e quelle piazze così ampie e ordinate, che regalano un senso raro di respiro e apertura. C’è una compostezza, una dignità nei suoi spazi pubblici che la rende diversa da qualunque altra città italiana. E poi c’è il Po, sempre presente, come una linea che unisce e accompagna il tutto.












Questo nuovo capitolo di Visual Odyssey è dedicato a Torino e al mio rapporto con lei. Un racconto fotografico che attraversa il tempo e le emozioni, tra amicizia, famiglia e lo stupore che provo ogni volta nel rivedere la città attraverso l’obiettivo. Spero che queste immagini parlino anche a voi, e vi facciano venire voglia di perdervi — almeno per un attimo — tra le sue vie, le sue luci e i suoi silenzi.






Ogni fotografia è, in fondo, un modo per fermare lo sguardo e dire: “ricordo”. E con questo lavoro ho voluto raccogliere i miei ricordi torinesi, intrecciati con il presente, con le relazioni e con la voglia continua di osservare il mondo con occhi nuovi.
Grazie, come sempre, per avermi seguito anche oggi.
Ci ritroviamo presto, con una nuova tappa del nostro viaggio visivo.
Alla prossima newsletter!